La movimentazione manuale dei carichi, in molti contesti lavorativi, viene effettuata con pesi differenti che devono essere prelevati e depositati a geometrie differenti.
Un tipico esempio di questa situazione è quella che si presenta nei normali supermercati dove si effettuano le operazioni di deposito sui banchi espositivi degli oggetti contenuti in un pallet.
In questi casi, la valutazione della esposizione al rischio risulta molto complessa sia per l'impossibilità di applicare correttamente le formule della Revised Lifting Equation per compiti multipli, sia per il numero elevato di misurazioni da dovere effettuare per ciascun sub-compito.
Il metodo di valutazione da utilizzare in questi casi è il cosiddetto NIOSH Variabile (NIOSH Variable Lifting Index), che prevede di individuare ciascun sub-compito presente nella movimentazione e di combinare tutte le movimentazioni (con una analisi su base statistica) in un unico indicatore sintetico del Rischio da Sovraccarico Biomeccanico.
Per sub-compito o sub-task si intende ciascuna movimentazione, all'interno di una movimentazione composita, in cui il peso, l'altezza, la distanza orizzontale, l'asimmetria all'origine, l'altezza, la distanza orizzontale, l'asimmetria al deposito, siano le stesse.
Gli “elementi chiave” su cui si è basato lo sviluppo della procedura sono i seguenti: Qualunque sia il numero dei potenziali singoli tasks, essi vengono ridotti, mediante la procedura fino ad un massimo di 30, definiti dalla presenza di carichi differenti (categorie di peso) e dalle geometrie di movimentazione considerando:
Al termine di queste semplificazioni sarà possibile:
Il Metodo NIOSH Variabile deve essere utilizzato quando si hanno PIU DI 12 SUB COMPITI in una attività di movimentazione.
Adottando la procedura illustrata precedentemente, possiamo analizzare uno scenario definito da un “compito di sollevamento variabile”, usando l'Equazione per il Sollevamento tradizionale, e produrre così fino a 30 differenti Indici di Sollevamento (LI), per 30 diversi subtasks (5 categorie di peso X 2 Dislocazioni Verticali X 3 le Aree Orizzontali X 1 condizione di Asimmetria). Per ognuno di questi subtasks così come per il compito “variabile” complessivo, è valutata anche la specifica frequenza di sollevamento.
30 LI (uno per subtasks corrispondente) sono comunque considerati un numero eccessivo, (specialmente in considerazione delle frequenze individuali di sollevamento), per applicare correttamente l'Indice di Sollevamento Composito "tradizionale" (CLI) (Waters et al, 1994).
Quindi, eccetto nel caso della presenza di non più di 10 “subtasks” (e 10 LI corrispondenti), è consigliabile procedere ad un'altra "aggregazione", raggruppando i possibili 30 LI in 6 “categorie di LI”.
In particolare per generare queste 6 categorie di LI, è calcolato il FILI (l'Indice Sollevamento Indipendendet dalla Frequenza), per ognuno dei possibili 30 “subtasks” preventivamente determinati.
Fra tutti i valori di FILI, sono determinati i valori del 10°, 25°, 50°, 75° e 90° percentile; questa “chiave di determinazione” utilizzando i percentili, tiene in considerazione la variabilità dei risultati ottenuti, e determina i limiti di aggregazione dei “subtasks” nelle 6 categorie "di LI”. Conseguentemente è determinata anche la frequenza cumulata di sollevamento per ognuna di queste 6 categorie di LI.
A questo punto è possibile calcolare, per ognuna di quelle 6 nuove categorie di "LI", il loro rispettivo FILI (compito singolo di sollevamento inlavoratore dalla frequenza) e STLI (compito singolo di sollevamento considerando la frequenza).
L'Indice di Sollevamento (IS) del Variable Lifting Index non tiene conto di un singolo sollevamento, ma della complessità delle movimentazioni effettuate.
Indice NIOSH Variabile - Valutazione del Rischio | |
---|---|
L'indice di rischio è minore di 0,85 AREA VERDE |
La situazione è accettabile e non è richiesto alcuno specifico intervento |
L'indice di rischio è compreso tra 0,85 e 1,00 AREA GIALLA |
La situazione si avvicina ai limiti, una quota della popolazione (stimabile tra l'11% e il 20% di ciascun sottogruppo di sesso ed età) può, essere non protetta e pertanto occorrono cautele, anche se non è necessario un intervento immediato. Attivare la formazione e la sorveglianza sanitaria dei personale addetto. Laddove ciò, sia possibile, è preferibile procedere a ridurre ulteriormente il rischio con interventi strutturali ed organizzativi per rientrare nell'area verde. |
L'indice di rischio è maggiore o uguale ad 1,00 AREA ROSSA |
La situazione può, comportare un rischio per quote rilevanti di soggetti e pertanto richiede un intervento di prevenzione primaria. Il rischio è tanto più elevato quanto maggiore è l'indice e con tale criterio dovrebbe essere programmata la priorità degli interventi di bonifica. |
L'indice di rischio è maggiore di 3,00 AREA VIOLA |
Per situazioni con indice maggiore di 3 vi è necessità di un intervento immediato di prevenzione; l'intervento è comunque necessario e non a lungo procastinabile anche con indici compresi tra 1,00 e 3,00. |